martedì 24 marzo 2015

LA PARITA' DEI SESSI (tra moglie e marito)

“Ma io vado a lavorare tutto il giorno”
Questa ragazze è una di quelle frasi che ricorre sempre nelle nostre litigate e che mi  fa veramente INCAZZARE!!!!
Ma dico io “cosa credi che stia a fare tutto il giorno con 3 figli? Pensi che mi dia lo smalto ai piedi o faccia riposini antirughe?”
Già, perché il mio uomo, come per molti altri, la frase “stare a casa” racchiude inconsciamente (oppure no!)un non so che di “non fa una sega tutto il giorno” e questo in momenti in cui il suo testosterone e i miei ormoni sono alterati….viene sempre fuori.
Il sabato o la domenica mattina, quando il nostro J3 si sveglia inderogabilmente alle 6.30 e gli dico ( dopo essermi alzata già 2 volte nella notte a fare i biberon) ” dai, vai tu stamani!!”, lui “ma come, è l’unico giorno in cui posso dormire!!”
“PERCHE’ SCUSA, IO QUANDO E’ CHE DORMOOOOOO?????”, “ma te amore quando J3 dorme durante il giorno, puoi riposare” ….e questa donne, l’ho sempre trovata una gran ca-ga-ta! Scusa, tesoro dolce, e la nostra casa di 180 m2 chi la pulisce? i nostri 4  letti da rifare? E i nostri 3 cesti di panni sporchi, chi li lava?? I piatti? E la spesa, chi la fa??E quando torni da lavoro e trovi la cena e il pranzo pronto chi pensi lo abbia preparato??la fatina cuoca???E chi sveglia le bambine ogni sacrosantissimo giorno che Dio mette in terra per andare a scuola???
Certo, io devo ringraziare sicuramente il suo lavoro e lui, che timbra il cartellino ogni mattina e ogni sera da 8 anni per permetterci di essere una famiglia con casa, macchina e tutto quello che ci serve….ma non più di quanto lui debba ringraziare me per essere, da uguali 8 anni, qui a mandare avanti la baracca e a crescere i nostri bimbi. Eppure, alle porte del 2015, siamo sempre qui a discutere su chi fa di più, su chi ha ragione.
Certo, davanti a lui non lo ammetterò mai, perché mi fa uscire di senno quando fa questi discorsi maschilisti, ma non fa di più nessuno dei due. Ci compensiamo perfettamente. Io non ce la farei a fare lo stesso lavoro con così tanta costanza, pazienza e dedizione per 12 e più a volte, ore al giorno, tutti i santi giorni. Come lui impazzirebbe a star dietro a tre moccicosi con tutte le loro diversissime esigenze e orari e occuparsi contemporaneamente di tutto il resto. Io non porterò mai quattro cassette di legna al giorno in casa con qualsiasi condizione atmosferica  per poter far bruciare la stufa e lui non farebbe mai le 2 di notte a stendere i panni e passare l’aspirapolvere.

QUINDI RAGAZZE…….NOI, in generale, FACCIAMO MOLTO Più DI LORO (ma questo è un nostro segreto…), MENTRE IL RESTO è 1 A 1……PALLA AL CENTRO!!!!

lunedì 16 marzo 2015

ROMANZI ROSA, CHE PASSIONE!!!!

Era un tempo in cui leggevo i  libri veri , quelli un po’ più impegnati….approfondimenti letterari, classici, opere teatrali, libri storici…mi sentivo spavalda, potevo avere quasi l’impressione di sentire la mia conoscenza crescere con l’avanzare delle pagine del libro.
Ora no.
Da quando sono diventata mamma full time prima di due, poi di tre…ho talmente poco tempo da dedicare a me stessa e a ciò che mi piace fare (la lettura rientrava tra le mie priorità vitali), che ho dovuto riconoscere che leggere libri troppo impegnativi , nel tempo che ho mentre bevo un caffè la mattina appena sveglia, o nell’intervallo che intercorre tra il tirarsi in piedi del tuo bambino dopo una caduta e…la caduta successiva (a cui seguirà un pianto al 100%, motivo  per cui interromperò del tutto il libro), o la sera nel breve tempo che si ha tra l’appoggio delle chappet nel letto e chiudere gli occhi (diciamo non più di 15 minuti a voler fare le ottimiste!); ha il sicuro risultato che, arrivata a pagina 20 non ho capito un’emerita sega e dovrei  ricominciare, ma a quel punto sono troppo sfavata per farlo!!
E QUI ENTRANO IN SCENA LORO!
I ROMANZI ROSA!
Te li ha fatti scoprire una tua amica(anche lei mamma) dopo che gli hai timidamente confessato che non riesci neanche più a seguire la trama di uno dei tuoi amati libri. E lei, senza batter ciglio, ti rivela che il perché sta nel fatto che sbagli libro!!! E così ti presenta l’intero mondo dei nuovi harmony. Prima di diventare mamma non li avevi mai presi in considerazione, ora invece…..sono il tuo pane quotidiano!!!! Già, perché questi romanzi rosa, oltre ad essere carini e poco impegnativi da poter essere letti, interrotti e ripresi, almeno un centinaio di volte al giorno, hanno anche il facile compito di farti evadere (almeno mentalmente) dalla routine di bambini e faccende domestiche e farti sognare un po’ ad occhi aperti.
Ma ogni medaglia ha il suo rovescio, e così oltre a farti vivere una vita parallela attraverso le varie protagoniste fanno si che ad un certo punto tu ti chieda con che razza di uomo hai deciso di passare la vita!!!! Eh già, perché i protagonisti maschili di questi harmony sono sempre maledettamente romantici, affettuosi,  dei veri gentleman; a parte essere anche alti, fisicamente notevoli, con occhi quasi sempre azzurri su capelli biondi o neri (che comunque entrambi vanno più che bene!) ,sempre innamorati persi delle donne che trovano (inizialmente alquanto bruttine e impacciate che poi diventano strafighe con un solo taglio di capelli azzeccato e degli abiti fatti su misura per loro!). Ah! e non dimentichiamoci che in ambito intimo sono degli dei del sesso che fanno godere le loro donne come…(va beh, sorvoliamo o divento scurrile!),la maggior parte delle volte sono pure sfacciatamente ricchi e spendono milioni per accalappiarsi la loro preda! E…avete notato che negli harmony non ci sono mai bambini nel mezzo?? ( un motivo ci sarà!!!!)
Ma poi alzi gli occhi dal libro per andare ad aprire la porta perché hanno appena bussato e chi entra?
Entra lui: Vic!
Vestiti da lavoro extra sudici, puzzolente  di sudore e materiale di lavoro, barba di almeno 3 settimane, capelli appiattiti sotto un cappello di lana dai colori improbabili, faccia devastata dalla stanchezza, che si toglie borsa, cappotto e scarpe e te le pianta all’ingresso e prima ancora di darti il bacio ti dice quanto è stanco e che probabilmente dopo 1 ora di pausa cena, pensa che tornerà a lavorare, causa una consegna urgente. Non è affatto ricco,non spende un capitale per sorprendermi e non ha nemmeno una sfumatura azzurra negli occhi…è biondo, ma vista l’immagine di insieme, questo si riduce ad un banale particolare senza troppa  rilevanza! Ah! E non fa l’avvocato, ma, notizia ancor più importante, condividiamo l’elemento sorpresa non menzionato negli harmony: due mostre e 1 topo, che non contribuiscono affatto al quadretto di romanticità d’insieme.
Quindi, si, il risveglio da questi romanzetti rosa non è da poco, roba forte, da restarci secche…quindi ATTENZIONE , ci vuole un minimo di preparazione per non schiattare all’impatto con la dura realtà!!!
D’altra parte però sfido io a scrivere un romanzo rosa usando solo mamme full time, babbi super lavoratori, bambini agitati e una quotidianità a tempo indeterminato…..
IMPOSSIBILE! (disse quella senza figli né sposata!)
Ma non per noi, mamme e donne, pilastri delle famiglie che sorreggiamo….
Noi il nostro Harmony lo scriviamo giorno dopo giorno, e siamo molto più brave, perché è dura rendere interessante una quotidianità che sembra essere sempre uguale. Perché è difficile amare lo stesso uomo per anni e continuare a vederlo sexy e attraente anche dopo 12 ore di lavoro. Perché è complicato amare i figli e abbracciarli ed esserci sempre anche quando hai il cuore sottosopra e l’unica cosa che vorresti è stare sola. Perché è difficile rinnovare l’amore di coppia ogni giorno e non accontentarsi della quotidianità e non smettere mai di reinventarsi e stupire e incantare e far rinnamorare ogni giorno la tua metà , di te…
Io leggo romanzi rosa al ritmo con cui si mangiano gli acini d’uva a capodanno…e vi dico una cosa…
Nessun uomo guarda quelle donne, come mio marito guarda me in certe sere…Nessuna donna viene abbracciata nell’addormentarsi con la dolcezza con cui mio marito mi abbraccia. E nessuna di quelle donne è forte quanto me nel sorreggere la propria famiglia anno dopo anno, dopo anno…
Ma d’altra parte ragazze, la nostra è vita vera….

MAMMA,LA FATINA DOV'E'?

Una domenica come tante altre a casa nostra!!!
DRIIIIN DRIIIN DRIIIN …. D R I I I I I I I I I I I I I I I ….N N N … ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! !
-Azzo eh??
-c___o la sveglia!
-Vic, Viic, VIIIIIIC! Svegliati, accidenti a te…la sveglia!
-Che sveglia?
-seee…bonaseraaa…!!!Ti sei scordato di disattivare la sveglia…
UUUUUUEEEEEEEEEeeeeeee…
-Troppo tardi!
-Dagli il ciuccio!
-Ok…. Non lo vuole!
-TA TA TA TA MA MA MA MA BA BA BA BA BA BA BA ….PRRRRRRRRRRRR
-Vic, è completamente sveglio! Gli vado a fare il biberon, tienilo d’occhio vola giù da letto!
-Si, ok!
-Vic…apri gli occhi però, sennò vola giù!
[vado a preparare il biberon]

TOC

[SILENZIO]

UUUUUUUUUUUUUUUUUUUEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE….

-DEFICIENTE!!!
[CORSA]-  IL TOPO SUL PAVIMENTO
-Cazzo Vic, lo dovevi guardare.
-Scusa
-Scusa una bella….beep
-Consolo il topo, vai a prendere il biberon di sotto.
-Che pall…
-Non ti azzardare, lo dovevi guardare…
-Ciao mamma, che ha fatto J3?
-Ciao A1…, è caduto dal letto!
-Mamma tieni il biberon..
-Grazie E2…perché il babbo dov’è?
-Non lo so mi ha dato il biberon ed è uscito!
-USCITO?!?
-Mamma che ore sono?
-Sono le 6:45…. Ma che siamo matti? Mi sembrano già le 11.00 di mattina…e voi che fate sveglie a quest’ora? Non c’è scuola oggi….fila a dormire!!!!
[SI COME NO….]
-Abbiamo sentito J3 piangere
-[finestra aperta] Viiiiic, dove  sei???
[nessuna rispostacambio il toposcendo in cucina e inizio a preparare colazioni]
-Mammaaaa…io posso la torta?
-Che torta?
-E’ rimasto un pezzo di torta al cioccolato…
-No E2, è della scorsa settimana, sarà andata a male…
-ma io la voglio assaggiare…se non è andata a male…
-Mammaaaa io posso un panino con la marmellata, quella di fragole?
-….se invece è andata a male la sputo!
-Si puoi il panino!
UUUUUUEEEEEEE….
-Una di voi ha visto il ciuccio?
-Mamma J3 piange…
-Lo sento…
-Mamma…J3 spinge….perchè spinge? Fa la cacca?
-Penso proprio di si..
-Che schifoooo, ma a tavolaa???
-Io con la marmellata nel panino ci voglio anche la cioccolata..
-Mamma non riesco a prendere la torta…
-No A1, marmellata e cioccolata insieme non si può vedere!
UUUUUUUEEEEEE….
-Ma il ciuccio lo avete visto…?
-J3 puzza…..ha fatto la cacca, mamma….
-Si, amore, lo so….
-posso, posso, posso?
-Ma cosa?
-La cioccolata con la marmellataaa…
-eh, mamma, me la prendi? Me la prendi???
-Si ecco te la prendo..[…]…tieni la torta!
-Mamma posso il latte?
-… è in frigo…
-Non si apre il frigo….me lo apri?
-Amore, tira forte….vedi che si apre!
-Mammaaaa J3 puzzicchia
-aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaiahhhhh…
-Che succede E2?
-Ho sbattuto la testa nel tavolo per aprire il frigo….
-Mi dai un coltello per spalmare la marmellata per favore?
-Tieni!
-Torta buona!
-J3 puzza, mamma non ce la faccio piùùùùù…
-Amore, ora lo vado a cambiare, tanto lui sta bene nella sua cacca…
-NOOOOOOOOOOOOO
-Che c’è E2?
-La fatina non è passata!
[MERDA, IL DENTE DELLA MOSTRA!]
-NOOO…ma dai!
-Mamma senti buono il panino?
-[piagnucolando]Perché la fatina non ha voluto il mio dente????
-A me  ha portato i soldi e a te noooooo
-A1 SMETTILA!La fatina aveva troppi denti da prendere stanotte….
[ACCIDENTI A ME!]
-E perchè non mi ha portato i soldini?
-A me li ha portati e a te noooo..
-A1, perfavore PIANTALA!!!
UUUUUUUUEEEEEEEEEEE....
[FORSE AL TOPO BRUCIA IL CULO!]
[MA VIC, DOVE AZZ .. è????]
-Mammaaa, A1 dice che la fatina non passa perché i miei denti non gli piacciono….
-Ma no…..aspettate che chiamo il babbo
UUUUUUUEEEEEEE
-No, vado prima a cambiare J3, voi fate colazione…
-Mamma, A1 dice che la fatina non passerà mai più a prendere i miei denti….
-A1111111111…….S M  E  T  T  I  L  A  A  A  A  A  A  . . . . ! ! ! !
[CAMBIO TOTALE DEL TOPO!]
-(TESTA FUORI DALLA FINESTRA) VI I I I I I I I I I …C!!!!!!!!
[SILENZIO]
[CHIAMATO, IL MORTO NON RISPOSE!]
[MAH…per inciso, mio marito ha un vero talento nello sparire delle ore a fare non so bene cosa e dove!]
-Mammaaaa..posso un altro panino fragola e cioccolato?
-Si, si…..
-Mammaaa io potrei parlare alla fatina dei denti??
-Amore non credo che la fatina dei denti possa parlare con te!
UUUUUUEEEEE….
-Perché piange?
-Ha fame!
-Perché non posso? Lei si è scordata di passare…Dove è la fatina dei denti?
-Non lo so amore….in un posto segreto immagino…
UUUUUUEEEE
-Ecco J3 ti sto facendo il latte, un attimo di pazienza….
-A me non mi va più il panino…
-Ora lo finisci….che quel panno non piace a nessuno!
-Mamma io voglio parlare con la fatina…mi aiuti?
-Si ti aiuto…
[IL TOPO SCOLA IL BIBERON…]
-Un pezzetto io e l’altro il babbo?
[QUALE BABBO TESORO???]
-No, finisci quel panino!
[COPRO IL TOPO CON LA COPERTA ED ESCO IN GIARDINO]
-Viiic…ma dove cavolo seeeeeeiiiiii(nei rari casi in cui mi servi)???????
[MOSTRE IN PIGIAMA NEL GIARDINO]
-Filate in casa voi due….O-R-A!!!!!!
-Noi cerchiamo il babbo con te…
-Ma secondo te la fatina dov’è?
-No, non cercate il babbo con me, lo cerco da sola e tu devi andare a finire quel pezzo di panino!
-L’ho finito.
-Brava…
-Viiiic, Vic, viiiiiicccccc….
-Mamma allora??
-Ma “allora” cosa??
-Mamma posso giocare in camera?
-Si vai (MENO UNA!)
[IL TOPO DORME: MENO DUE!!!!!]
-HE, mamma????
- Ma “he” che cosa????
-Mammaaaa…. la fatina dov’è??
-Non lo so, amore, io sto cercando il babbo!!!!!
EPILOGO:
8:00 a.m.
Mi sparo un colpo adesso se oso pensare che la mia giornata è iniziata da poco più di un’ora…e già sono ESAURITA…La fatinaminchia non è passata perché io ieri sera ero troppo stanca e dopo aver pensato minimo 300 volte di mettere sotto il bicchiere 2 euro alla fine…non li ho messi…ma la fatina passerà domani notte, me lo sento! J3 dorme felice e contento (vorrei vedere, dopo 250 ml di latte!), le mostre giocano in camera d’amore e d’accordo….la cucina è un campo di battaglia….e Vic?
Vic si presenta alle 8:30, stava facendo i legnetti per accendere la stufa in legnaia e poi si era fermato in cantina a pensare a come la poteva rendere più funzionale(beata spensieratezza!)…. Entra in casa con tutta la tranquillità possibile e domanda
“ amore, che per caso mi hai messo su il caffè?”
 “no Vic, c’è stato il delirio qui….”
“ma te amore, senza di me, non te la sai proprio gestire eh?”
“….”


MAMME SVAMPY (te) !

Mio marito dice sempre che sono svampita….ma io non ero così( oddio un po’ si...) ma non ai livelli a cui sono ora, vi assicuro che sono peggiorata da quando ho tre figli e un marito!!!!
Essere svampy a casa mia significa:
Mandare tua figlia a scuola con i jeans ma senza mutande!
Mandare l’altra tua figlia a scuola con i jeans e due paia di mutande!!!!!
Mettere alla tua primogenita le scarpe della secondogenita e viceversa e sapere dalla maestra che in classe se le sono dovute scambiare!!!!!!
Mettere i fiocchi di avena macinati nel biberon del lattante, scambiandoli per latte in polvere e chiedersi per tutto il giorno, perché proprio oggi non ne vuole sapere di prendere il biberon!!!
Fare un bel budino cioccolato e nocciole e scordarsi di mettere lo zucchero….
Fare il risotto alle fragole e uvetta con contorno di cipolle caramellate per essere originale e diversa, non pensando che ai tuoi pargoli fanno cagare le cipolle ( perché anche se caramellate sono pur sempre cipolle!!!) e uvetta, e che a tuo marito non piacciono le fragole (cotte)!!!!
Fare del pane in casa e accorgersi che non hai messo farina, ma….semolino!!!
Fare dei biscotti senza lievito e aspettare ore perché lievitino….e ovviamente tirarli fuori bruciati!!!!!
Leggere l’orologio digitale e andare in panico urlando “o no, V, si è rotto….c’è scrito ISOO” e tuo marito ( ormai senza la minima speranza) ti guarda dicendo “AMORE SONO LE 15.00!!!! RIPIJATIIII!!!!!
Uscire di casa senza chiavi e accorgersene quando ormai hai chiuso la porta!
Ripartire dal supermercato convinta di aver caricato tutti e tre i bambini e vederne uno dallo specchietto retrovisore e dirgli; “ci sei cascataaaa, facevo finta di lasciarti qui…” seee come no!!!!!
Uscire di casa con l’adesivo blu della banana, attaccato in fronte da E2, scordandoselo completamente per un intero pomeriggio e scoprirlo solo al ritorno a casa!!!!!
Arrivare alla cassa del supermercato e non ricordarsi assolutamente il pin del bancomat e dover lasciare lì la spesa!!!!!
Caricare tutti i bambini in macchina per portare le mostre a ginnastica ritmica, arrivare alla palestra e scoprire che non è martedì!!!!!
Svegliarsi la mattina di un 20 febbraio con il terrore negli occhi perché ti sei scordata il compleanno della tua migliore amica il giorno precedente e mentre wozzappi alla velocità della luce per chiedergli scusa in 25 lingue diverse e mandandogli ogni tipo di faccina esistente nel tuo cellulare…lei ti risponde che ti scusa ma che il compleanno non è il suo… perché il suo è a Settembre!!!
Cuocere le patatine fritte alle 1.00 di notte in un dopo concerto e addormentarsi mentre aspetti che cuociono . . . . e svegliarsi quando ormai la tua casa è piena di fumo denso e puzza di patatina e i tuoi vicini ti credono morta!!!!
Se anche a voi vi è capitato almeno una volta ciò che è nella mia lista… beh, buon per me, perché significa che non sono così tanto fulminata come sembro!!!!!


LA VITA QUOTIDIANA CON ARTY


…purtroppo non c’è, non esiste…e a tutt’oggi non se ne parla abbastanza e ci sono pochi centri di ascolto per chi ne soffre.
Io ho sperimentato Arty in tutto il suo splendore e credetemi se vi dico che di splendore ce n’è veramente poco. Mi sono chiesta un migliaio di volte come facevano in passato a sopportare questo dolore martellante che non ti lascia un secondo, che non ti da tregua, senza una terapia adeguata.
 A volte molti mi domandano di descrivergli il dolore che sento, di paragonarlo a qualcosa….io ancora non ho trovato a cosa paragonarlo perché non c’è un dolore simile. Tanti danno per scontato che i dolori del parto siano i più forti…beh, ragazzi..perchè non avete fatto un giro sulla giostra di Ar!!!
Il travaglio, le contrazioni, il cesareo e poi il post cesareo …non è una passeggiata, anzi… io ne ho avuti tre di parti tra naturali e cesarei (il piccolo topo si era incastrato nel mio osso pubico!), ma Arty è diversa…lei non ti permette di fare niente, lei si prende la tua vita, il tuo sorriso, lei vuole tutto di te e non ti lascia nulla in cambio…Con Arty è  impossibile tenere un piatto in mano(ma che dico un piatto, un cucchiaino!), tagliare una frittata a pezzettini, lavarsi il viso (o qualsiasi altra cosa!), andare in bagno, salire o guidare la macchina, allacciarsi il cappotto o le scarpe o il reggiseno. Non ti puoi truccare, pettinarti, farti una coda, tagliarti le unghie (nemmeno limarle!), vestirti, tenere un bambino in braccio o per mano…ma non puoi nemmeno camminare,fare scale, sederti o alzarti, metterti a letto o dormire la notte, perché, ironia di Arty, lei fa ancora più male se rimani immobile, così, paradossalmente, non puoi muoverti, ma stai meglio se ti muovi….che dire…Arty è una vera burlona!
Mille volte mi sono sentita peggio di mia nonna che a 80 anni fa due rampe di scale, senza l’aiuto di un bastone. Arty è cosi, colpisce senza pietà e tu ci devi stare, devi cercare di fare amicizia con lei, di comprenderla e conoscerla….così, dopo un po’, lei non migliora, ma te impari a gestirla!!!!
Io ho scelto la strada della terapia tradizionale, ma affianco comunque delle buone sedute di agopuntura per trattare le articolazioni e con cui aiuto fegato, reni e milza a sostenere i farmaci che prendo. Poi pratico yoga una volta la settimana che mi aiuta a tenere elastiche le articolazioni e aiuta a rinforzare la muscolatura. Infine seguo una dieta studiata appositamente per questa malattia che consiste nell’evitare totalmente alcuni cibi, che aumentano l’infiammazione e privilegiarne altri che invece la diminuiscono e, in generale, cerco di camminare tanto!!!
Quando si ha Arty in casa è buono anche tenere una piccola cassetta del pronto soccorso, in caso di suoi scherzetti, per esempio in casa mia non mancano mai dei forti cerotti alle erbe che applico sull’ articolazione quando la sento indolenzita bloccando in questo modo che si sviluppi dolore, tengo fiale di arnica formica da fare sottocute sempre contro il dolore e infine, ma non meno importante, dei tutori per le varie articolazioni, polsi, caviglie, ginocchia, spalle, dita…questi li trovo utilissimi in fase di dolore acuto…in qualche modo sostengono l’articolazione e ti fanno sentire protetta, si percepisce meno dolore.
 Questa per ora è la mia ricetta di benessere che mi aiuta giorno dopo giorno ad andare avanti con il sorriso, perché ho solo 31 anni, 3 bambini da crescere e vivo in montagna…non voglio gettare la spugna..
Per il futuro vorrei fare  di più come provare a seguire anche un lavoro psicologico su me stessa per capire cosa fa innescare questa malattia, perché Arty blocca il movimento, impedisce di andare avanti nella vita…e vorrei saperne di più. Vorrei anche che questo blog possa diventare un’opportunità per parlare di questa malattia sia per chi come me ha anche dei bambini da gestire, ma anche per chi non ne ha e per scambiarsi esperienze, idee e commenti….SCRIVETEMI!!!!

IO E ARTY


Forse in tutta questa confusione della mia vita mi sono dimenticata di presentarvi un altro membro della mia famiglia: come già ho detto, ci sono io, Vic, A1,E2, J3 e poi c’è Arty!!
Lei convive con me (noi) da quattro anni e si è fatta un po’ più invadente da quando ero incinta di J3!!
Questo articolo è per chi è solo curioso o per chi, come me, ha la sua Arty a casa propria!
Già, perché Arty, altro non è che l’Artrite Reumatoide, una malattia autoimmune che colpisce indistintamente qualunque articolazione, provocando dolori orribili, veri e propri blocchi che impediscono il movimento, tumefazione della parte interessata e infine deformazione dell’articolazione stessa.
 Come sempre noi donne abbiamo una fortuna incredibile perché siamo le preferite di Arty!!
 La mia si è aggravata moltissimo con l’ultima gravidanza e soprattutto dal sesto mese in poi…il reumatologo me lo aveva predetto “ nel caso in cui rimanesse incinta , signora, la sua Arty potrebbe peggiorare lievemente”…beh, ragazze, per chi si trovasse nella situazione….CREDETECI!!!Io non ho fatto nessun tipo di terapia soprattutto perché prima di rimanere incinta la gestivo piuttosto bene la mia Arty, con l’agopuntura, l’ hata yoga, una dieta alimentare appositamente studiata per il problema. Mentre a metà gravidanza tutto ciò è diventato inutile…E’ stato semplicemente un sopportare il dolore e l’immobilità fino a due mesi dopo il parto, quando, dopo l’ennesimo blocco troppo doloroso e la corsa in ospedale è entrata in scena la terapia farmacologica e ….addio allattamento! Ma bentornata mamma felice… !!!!A poco a poco i blocchi sono passati  e ho riniziato a vivere una vita “normale” con me stessa e la mia famiglia.!!!

LA SPESA CON DELIRIO!!!

A fare la spesa tu con i tuoi 3 moccolosi…..
Ti spareresti un colpo ogni volta che, finita la spesa, rimonti in macchina per tornare finalmente a casa….giuri sempre a te stessa che è l’ultima volta che lo fai, ma poi ogni volta ti ritrovi in quella situazione e pensi che a tuo marito sicuramente non capita mai, perché lui è sempre a lavoro e non ha idea che andare al supermercato con 3 bambini è un’avventura dal finale mai scontato!!!!
E maledici anche quella volta che non hai scelto quel ragazzo ricco che ti faceva il filo, il quale, sicuramente, a questo punto ti avrebbe pagato uno straccio di babysitter!!!...ma no, tu  volevi due cuori e una capanna, volevi fuggire i fighettini ricchi e dirigerti verso gli alternativi di mezzo, quelli abbastanza freak, ma non  troppo! E allora, ciucciati questi due cuori, ma anche la capanna (senza babysitter) e vai a fare spesa con i 3 bambini…tiè!
Praticamente quando ti  vedono arrivare (perché ormai ti conoscono bene) vorrebbero tirare giù le saracinesche, ma non possono e allora, ti tengono d’occhio per tutto il supermercato!!!!
Tu, voli attraverso le corsie, afferrando tutto ciò che ricordi  della lista (che, ovviamente, è rimasta sul tavolo della cucina…deficiente!!!) e per ogni categoria di cibo scegli il marchio in cui è scritto BIO ( nel caso ce ne fosse più di uno, scegli quello con la scritta più carina!!!). Intanto le due moccolose grandi A1 e E2, in quanto sopra al metro, afferrano varie cose industriali e le scaraventano nel carrello, dicendoti cose che a te risuonano  come brusio di sottofondo nell’orecchio e a cui rispondi “si” con una certa faccia interessata per non farle sentire “non ascoltate” .Per poi accorgerti alla cassa che hai del cioccolato al latte gusto fragola, cereli in 3D da sgranocchiare senza inzuppo(!) e gommine lampone e lime (ma che razza di abbinamento eh?) e quando gli intimi di rimettere tutta quella roba al loro posto, loro ,(le furbe dagli occhioni ipnotizzanti) ti dicono in coro “ma tu ci hai detto siiii…”
“AZZ….!!OK ….Allora le prendiamo,..avevo detto si….ACCIDENTI A ME….sarà stato mentre pulivo il moccico sparso nella faccia del topo piccolo!..o quando voleva scendere dal carrello?...no, forse era quando stavo rovistando nella sacca del cambio per dargli un biscotto…VABBE’…è UGUALE, COMUNQUE ORMAI GLI HO DETTO SI….maledizione,DOV’E’ IL MULTITASKING QUANDO SERVE???
E comunque, dopo aver chiamato le due mostre parecchie volte a voce alta, dopo essermele ripetutamente perse e ritrovate3 / 4 volte e aver calmato 3 improvvisi scoppi di pianto del topo piccolo causa insofferenza da carrello e aver imprecato 834 volte per il carello troppo pieno che non girava più le ruote e aver chiesto aiuto a due signore alla cassa, a cui, a una ho mollato il piccolo topo mentre un’altra mi aiutava a riempire le mega buste di spesa; una terza signora  viene ad avvisarmi che le mie due altre figlie sono al bancone del bar antistante le casse del supermercato all’interno del centro commerciale….comodamente sedute su alti sgabelli, che vorrebbero acqua! Mollo alla signora uno dei miei sorrisi migliori….chiamo ( o meglio urlo) intimando alle bimbe di raggiungermi mentre con una mano armeggio nel borsellino in cerca di tessera fedeltà e bancomat che, all’occorrenza, giocano a nascondino tra scontrini, altre mille tessere e carte di caramelle(?)…Sotto lo sguardo penoso del resto delle persone in fila che dice “non vorrei mai essere te” e quello killer di una ragazza super biondissima, pantalone ultra skinny, tacco 15 e borsa firmata che dice “col cavolo che mi riduco così”.
Infilo tutto nel carrello…anche il topo,le due mostre e fuggo alla macchina. Lego tutti ai loro seggiolini, onde evitare spargimenti di sangue sotto le altre macchine e inizio a caricare :
Il topo piange
Accendo la macchina (illusione del movimento)
Smette di piangere
Arriva l’africano
Vuole vendermi i calzini, le mostre urlano…ora mi metto ad urlare anche io!!!!Lo guardo,”vabbè, dai prenditi il carrello” e addio l’euro…che palle!Preferisco sempre dargli qualcosa da mangiare che i soldi…..sto pensando a cosa ho nelle buste: biscotti per lattanti, fagioli in scatola, riso crudo, latte di soia,burro tedesco, pannolini, vino rosso, yogurt con cereali, biscotti a cuore….MERDA!OK, vada per l’euro…
Sto per partire quando torna l’africano, mi consegna la moneta rossa di plastica …..”la solita figura di cacca”, prendo il portafoglio…non ho monete…5 euro(TROPPI) o 5 cent(TROPPO POCHI)….AIUTOOO!!!!
“OK, HEM…(sguardo da cerbiattona),scusami tanto, la prossima volta mi ricorderò di te e ti prendo qualcosa da mangiare”, lui dice “ok” e mi sorride…HA CAPITO!

La prossima volta gli porto un panino vegetariano e lui mi racconta della sua famiglia in Senegal, dei suoi 3 bambini e scopro che si chiama Zighi, ha 35 anni, solo 4 più di me…e io mi sento fortunata….


MAMME PER CASO

Ovvero tutte quelle che ci si sono ritrovate dentro per una serie di eventi susseguenti.
Io stavo finendo il triennio della mia amata carriera universitaria: la prima vera libertà,da casa. Ero lì che sognavo il mio futuro da professoressa di lettere e di scrittrice a tempo perso, un idea che mi è sempre piaciuta pensare. Immaginavo innumerevoli viaggi in disparati luoghi al mondo, in cerca di avventure, le mie lingue straniere che miglioravano viaggio dopo viaggio, le persone di tutte le razze che avrei conosciuto…. E poi? E poi mi sono svegliata….
A ventidue anni incinta con un ragazzo di 25 che conoscevo da qualche mese…e tutta una nuova vita da riscrivere. Io ero li e l’ho affrontata. Ho mollato tutto, si anche l’università, qui non sentirete storie strappa-applausi di ragazze che hanno riscattato il loro sogno. No, questa è un’altra storia, quella in cui ho pensato che forse il destino l’aveva pensato in un altro modo il mio futuro.
E così ci siamo trasferiti.
Firenze non è propriamente una città che lascia chance ad una famiglia nascente con due genitori universitari e nessun lavoro in mano. Così è partito il controesodo: dalla città alla montagna, da 100.000 abitanti a 38 persone. Da scuole con 1000 alunni ad una con 20, da Maria Montessori e Steiner alla pluriclasse, dai musei al circolo arci, dalle passeggiate in centro a quelle tra mucche e cinghiali. Dal caldo al freddo, dalla pioggia alla neve, dai lavori sognati alla falegnameria (LUI) e alla mamma full time (IO), dai viaggi in giro per il mondo al campeggio nel tirreno
BOOOM
La vita cambia con figlio e noi….. i bambini non ce li siamo fatti mai mancare e tra il 2006 e il 2014 abbiamo lavorato tanto!!!!
 A1
 E2
 J3
Come dire…il destino ci ha sorpreso, ma noi lo abbiamo assecondato!!!!
Ed è questo quando dico che sono una mamma per caso, non ci avevo pensato seriamente e non mi sono mai sentita nemmeno molto portata a fare la mamma (ancora ora, dopo tre figli), penso solo che mi riesca bene ma sicuramente non è la mia vocazione!
Però nel frattempo ne sono passati 10 di anni, io e quel ragazzo stiamo ancora insieme, l’università non l’ha finita nessuno dei due, lui fa sempre il falegname e io sempre la mamma. Nel frattempo ho seguito qualche corso e sono diventata estetista e successivamente operatore shiatsu. Mi piace molto fare massaggi ma l’ultimo arrivato ha solo 7 mesi e devo aspettare ancora un po’ per riprendere in mano la mia vita e inventarmi qualcosa!!!!