domenica 1 ottobre 2017

RE-PLAY!

E poi un giorno accompagni l'ultimo arrivato al pulmino della scuola, è già, non so bene dove sia scappato il tempo, quanto abbia corso velocemente e dove si sia nascosto nel frattempo. Era ieri che con il mio ultimo frugoletto tra le braccia pensavo, buttando gli occhi al cielo, a quando fosse arrivato il momento in cui si sarebbe un po "sganciato" da me: "almeno tre anni" pensavo...e intanto mi dicevo che era tantissimo tempo e mi chiedevo come l'avrei trascorso, aspettando quel giorno X in cui anche lui avrebbe indossato lo zainetto...
Mi ripetevo che per la terza volta la mia vita si era fermata, fermata a crescerne un'altra, di vita, a formare le basi di quell'uomo che lui sarebbe diventato. Ed è buffo, perchè è come se gli donassi la tua di vita, prendi tutte le cose che stavi facendo, i progetti, i sogni e le metti in pausa e in quella pausa, più o meno lunga, c'e lui, il suo dolce sorriso, i suoi profondi occhi neri, la sua vocina stridula, le sue manine intorno al collo, il naso-naso, le sue conquiste, le sue paure, i nostri momenti difficili, le gioie... e io vivevo questo periodo veramente intenso di emozioni e cose da fare e giornate piene, ripensando raramente e con malinconia alle cose che avevo lasciato a mezz'aria in quell'altra vita, quella prima di lui, quella che ora vedevo sfocata.
Fino a quella mattina, quando la sveglia suona, sono le sei, butto giù dal  letto tutti...vestiti, colazioni, merende take-way, denti lavati e tutti fuori casa alla fermata del pulmino. Le altre corrono contente verso compagni che già conoscono, una scuola che non ha più segreti e maestre ormai domate... e poi c'è lui, il mio baby-vichingo, che stringe la manina forte forte intorno la mia, gli occhioni lucidi e  spalancati, come se dovesse mettere a fuoco un qualcosa di non visibile, e un po impauriti. Si aprono le porte,E2 lo prende per mano,lui lascia la mia solo quando è sicuro di essersi ancorato saldamente alla mano della sorella....vanno verso il fondo del pulmino, il posto riservato "ai grandi", lui ha l'accosto, mica si scherza!!! Si siede, fiero e dritto accanto alla sorellona, la più grande della scuola,lo ha capito anche lui e si guarda intorno fiero e sorridente, ma la mano non gliela molla!!! Mi fa "ciao ciao" con quella libera, io faccio lo stesso, ora sono io che ho un luccicone all'occhio e mi sforzo di ricacciarlo indietro.

Si parte...

E così, nel giro di pochi minuti realizzi che è arrivato quel giorno X che tanto hai aspettato, che tuo figlio è cresciuto, che da ora in avanti avrà sempre meno bisogno di te, che questi pallosi piccoletti hanno il dono di farti innamorare così tanto che al primo distacco da loro ti scopri una bambinetta con il pianto in tasca! E in piazza rimango io, sospesa, pensando che dovrei andare a prendere quella scatola in soffitta, dove avevo messo la mia vita di tre anni prima e rispingere PLAY...


                                                                           




martedì 29 agosto 2017

ANCORA ARTY







Mi giro e giro e giro e giro, ancora una volta, apro gli occhi, è buio, sudo, mi manca l'aria, mi muovo male, non piego la gamba destra, maledetto ginocchio, né giù, né su, né appoggiato, né sollevato...ho un urlo in gola che non vuole uscire, tutto silenzio intorno a me, solo il rumore dei respiri pesanti della mia famiglia...quiete, immobilità, riverbero della luna tra la fessura della finestra... 

Quando improvvisamente non riesci più a muoverti impazzisci, quando sei abituato a programmare la tua vita e poi improvvisamente qualcuno ti impedisce di svolgere ciò che avevi pensato, quando ti sei deciso ad andare a correre il mattino seguente alla buona ora.... quando è notte e tutto tace e tu vorresti urlare...Arty è così, lei ti spiazza, gioca con i tuoi nervi, mette alla prova la tua pazienza, la tua calma, il tuo benessere, il tuo buon umore, lei a volte si stanca di stare da sola e ha voglia di ricordarti che esiste, che non ti puoi adagiare troppo sugli allori, che non ti puoi godere troppo la vita in spensieratezza, perchè sul più bello arriva lei. 

Allora io ho imparato questo: che non serve niente fargli la  guerra, cercare di sconfiggerla, ignorarla o dargli troppa importanza, io ho cercato di conoscerla e comprenderla, ho cercato dei nuovi equilibri di vita, ho imparato ad averla al mio fianco, silenziosa presenza ingombrante e costante. Arty mi ha insegnato ad essere calma, quando lei è con me è inutile agitarsi, arrabbiarsi o disperarsi, le cose non cambiano, anzi a volte questi sentimenti negativi peggiorano il mio stato, non c'è niente che io possa fare nel momento per cambiare le cose, solo aspettare. Lei mi ha insegnato la bellezza delle piccole cose, i doni della vita, quanto sono fortunata rispetto a tante altre persone, perchè la mia disabilità è comunque temporanea, ha un inizio e ha una fine e quando vivo questa disabilità mi accorgo che è una fortuna camminare sulle proprie gambe, quanto sia gratificante poter essere autosufficienti nell'igiene personale e godersi quegli istanti di privacy in solitudine. Scopro che allacciarsi le scarpe o una giacca sono dei gesti quotidiani a cui non facciamo mai caso, fino a quando non riesci ad infilare un bottone in un asola o intrecciare i fili delle scarpe e pensi che una chiusura lampo o le scarpe con il velcro siano proprio una bella invenzione!Amo la bellezza delle notti placide, serene e tranquille, quando i dolori sono solo un ricordo, perchè quando le passo con Arty, le notti sono orribili, troppo  silenziose, dolorose e lunghe, veramente lunghe, interminabili...non riesci a trovare una posizione che allevi il tuo dolore, l'articolazione pulsa e di notte, col silenzio, sembra quasi di sentire il rimbombo di questo pulsare, non hai nessuno con cui condividere questo momento, giri tra letto, poltrona e divano in cerca di una pace che non arriverà. Arty mi ha fatto comprendere quanto è vera la frase dei nostri nonni " l'importante è la salute", frase a cui non ho mai dato alcun peso, uno di quei modi di dire che entrano e escono dalle orecchie senza lasciare segni. Invece quel segno lo percepisci quando la salute non ce l hai e capisci che è il bene più prezioso della nostra vita, perchè  senza salute non riesci a fare niente, non riesci ad esserci per gli altri, ti senti sola, non vista, ti chiudi in una solitudine che fa male all'anima. Lei mi ha insegnato a vivere alla giornata, io difficilmente faccio programmi a lungo termine e se li devo fare cerco di non ancorarmici troppo, sono pronta a smontarli e rifarli, non mi importa più, non sento delusione né sconfitta, semplicemente è diventato il mio modo di vivere.  Arty mi ha aiutato a capire che il mio lavoro non è legato ad altri, ma dipende solo da me perchè lo possa modellare rispetto alle mie esigenze, mi ha reso più forte, perchè si deve riuscire ad andare avanti, e vedere sempre il bicchiere mezzo pieno. Lei mi ha insegnato a dosare le mie energie, che non sono infinite e ho imparato a distinguere ciò che è più importante fare o su cosa vale più la pena usarle.  A delegare, gli altri sono una risorsa preziosa e non c'è niente di sbagliato a farsi aiutare. 
Arty è questo e sicuramente tanto altro, ma tutto insieme è impossibile raccontarlo. 
Arty è un labirinto misterioso e ad ogni svolta scopri sempre qualcosa di nuovo che non avevi visto o notato in precedenza. 
Arty è un maestro di vita di cui tornerò a parlarvi. 

lunedì 17 luglio 2017

LOOK SERALE!

Quindi tutto pronti per il mare un’altra volta….. yeeeee

Non arriva mai un momento a mio avviso in cui i genitori (dotati di un discreto buon senso) arrivano alla conclusione che : le vacanze coi marmocchi non sono vacanze, anche se le chiamiamo cosi; partire per 3 giorni è un’enorme cazzata, hai gli stessi bagagli che prepareresti per  15 ma non hai il tempo necessario per illuderti di esserti rilessata in quelle uniche 2 ore di sonno ( o dovrei definirle di coma?!?) in cui cadi quando tuo figlio stramazza addormentato sotto l’ombrellone (SE stramazza!!!).

Quindi non curanti dei 45 gradi all’ombra e i vacanzieri che vanno a prendere i posti migliori alle 9.oo di mattina, arriviamo noi. Visti da lontano siamo la reincarnazione di un personaggio fantoziano: le mostre con zaino in spalla, stuoia sotto l’ascella, cappello in testa e crema 50+ sulla pelle, stile fantasmino che squagliandosi forma rivoli bianchi su gambe e braccia. Il topo: cappello in testa e pistola ad acqua in mano, blaterando un “ mamma iuto io” (mamma ti aiuto io), che va a peggiorare una situazione, la mia, già critica.  Io: tutti mi guardano, la pazza con 3 figli che arriva alle 11.00 (orrore delle mamme perfette, quelle che il sole solo dalle 9 alle 11, poi via in campeggio per pranzo e pennichella e poi mare dalle 17.00 alle 19.00). Per me e Vic ( che al momento è andato a parcheggiare la macchina a Onolulu, per risparmiare sul parcheggio -3euro l’ora, a li mortacci…-)è sempre stato scontato che la vacanza è vacanza, il momento unico in cui non dobbiamo sottostare ad orari… perciò l’unico limite che ci diamo è che entro le 12.00 dobbiamo arrivare in spiaggia, con panini pronti, merenda, aperitivo e un fermino pre-cena, perché io e Vic siamo capaci di schiodarci dalla spiaggia alle 20.30-21.00 se vogliamo,  i bambini non sono mai stati un problema, cuciniamo qualcosa di veloce a cena, a volte ci fermiamo fuori a mangiare un po di pesce, a volte crollano addormentati e la cena salta.

Comunque con il mio mega bagaglio montato sulla sedia a sdraio con le ruote, fatto di busta giochi, borsa frigo, 2 ombrelloni, 3 stuoie, borsa mare con asciugamani e 2 tavolette da serf, arriviamo in spiaggia, inizio a montare la postazione, che di solito è dietro dietro con sabbia rovente. I bimbi non li vedo già più, sono in acqua, raccomandazioni inutili, non possono sentirmi già più.  Mentre sto grondando crema e sudore, maledicendo Vic, che chissà dove c___o è andato a portare la macchina, si avvicina una nonna e mi fa “scusi signora, forse suo figlio sta facendo pupù nel bagnasciuga” …………. nooooooooooooooooooo e che cacchio però, ma perché ste figure di cacca(per restare in teme!) solo a me. Questa Vic me la paga. Vado, optando per faccia da bimbaminchia “ bravooooo tesorooooo, finalmente dopo 4 giorni che non usciva…” ovviamente non era vero, aveva smollato il pacchetto la mattina stessa, ma ho deciso di giocare la carta che colpisce al cuore:il povero bambino stitico (mica mi vorrete far pesare che ha cacato sul bagnasciuga, quando da bravo bambino stitico è costretto a portarsi dietro kilate di pupù!!!). All’ora di pranzo mio figlio va in fissa col pedalò, alla fine lo prendiamo, il topo è euforico prima terrorizzato appena si accorge che la costa è lontana, noi non abbiamo i braccioli, le bimbe vogliono andare al largo per fare i tuffi, Vic pure (avrei già bisogno della mia valeriana in gocce x tranquillizzarmi), chiedo a Vic di avvicinarsi alla costa, decido di scendere col topo e lasciar andare gli altri al largo. La scena mia che mi avvicino col topo praticamente in testa(simulando un’ imbranata indiana Jones), per non fargli toccare l’acqua, fa girare tutti i bagnanti(bello diventare famosi con così poco sforzo)!!!!  Giochiamo a riva, col topo per una quantità di tempo di cui non mi rendo conto, quando vediamo tornare Vic, a capo del suo pedalò, ci fa segno di risalire, le facce che ci guardano sono le stesse, attonite e critiche, mentre il topo non collabora, voleva continuare a stare a riva, ma il nostro ombrellone è distante e serve un’azione di forza. Risalgo sul pedalò e accenno un inchino verso riva, come sperato, il messaggio arriva e i guardoni distolgono lo sguardo!!!!! La giornata prosegue bene, tra bagni, castelli, partite a racchettoni e palla. Verso sera decidiamo di fermarci alle docce pubbliche a lavarci, un gelato in centro e dritti a letto. Le docce sono piene di ragazzi più o meno giovani, comunque tutti senza figli…. Litri di profumo e risate invadono i bagni, le ragazze si litigano l’unico specchio che c’è per truccarsi, abiti eleganti e scarpe fin troppo vertiginose…. Le mie marmocchie sono in brodo di giuggiole, fissano a bocca aperta una ragazza intenta a far diventare la sua bocca rossa lucente… Io penso che non mi sono specchiata nemmeno prima di uscire di casa quella mattina…. Vic fa un commento sul profumo che lo sta nauseando… “mamma, tu e il babbo perché non avete mai questo look serale?”….         ” amore, la mamma e il babbo hanno rinunciato da anni ad uno sfavillante look serale, già è tanto che riusciamo a farci una doccia”  …. E sotto lo sguardo deluso delle mie mostriciattole entriamo in doccia.                                                                                                                                              



                                                                         

giovedì 22 giugno 2017

GIRA IL VENTO

E dopo due anni….

Chi non muore , si rivede…..e di fatto io sono una che nonostante le mazzate, non muore facilmente!!!!

Quindi sono tornata, ancora tra di voi, ancora io, con le  due mostriciattole e un topo , l’inseparabile Vic, il casino delle nostre vite, l’amore che ci fa andare avanti, i colori che ci caratterizzano e…. tante minchiate. Però ci sono anche delle new entry : l’amico Renè, i 3 casinisti, una casa tutta nostra, il nostro amico mutuo e la elephant-mobile…Ve li presento.

 Renè : è l’amico di Arty, mio altro grandissimo fan, vi ricordate il mio ultimo post? Lui è l’amico invisibile, il rene che c’era e ora non c’è più, lo chiamo Renè perché quella parte sinistra in cui alloggiava e dove ora non c’è più nessuno, non l’ho mai percepita così bene come adesso. Tutti i picchi, fastidi, dolori, blocchi, indolenzimenti che mi nascono nella schiena potete esser certi che vengono da lì, “c’est la vie”…come diceva mia nonna con la sua artrosi…. Perle di vita da tenere nel taschino!!!!

I tre casinisti: loro hanno contribuito a far crescere la nostra famiglia, sono 3 tartarughine, ce le ha regalate un collega di Vic, si presenta per il compleanno di E2 e ci consegna la scatola….a quel punto la mia voce contraria niente ha potuto. E’ buffo vedere come delle volte le mamme non contano una beneamata sega!!!!E come, a volte, Vic diventi più amato di Christina Aguilera. Con il tempo ho  capito che sono compatibili con i miei scatti schizzofrenici: mute e silenziose come non ci fossero, bravi casinisti, la nostra amicizia è destinata a durare!!!!

Casa nostra!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!Yuppi-eh per me e Vic!!!!!
Finalmente è stata premiata la nostra pazienza!! Infatti, dopo anni che ci lavoravamo i proprietari, senza alcun successo (sembravano avere un disco rotto in gola “190.000.000 euro”, “190.000.000 euro” “190.000.000 euro”) ….succede l’inaspettato.  Ve lo devo raccontare perché è altamente soddisfacente… Veniamo a scoprire che in realtà la casa dove eravamo in affitto era di una loro amica inglese (loro sono svizzer), la quale gli aveva fatto u prestito per comprarla(accordi su un pezzo di carta), prestito in realtà mai saldato, ma siccome sono passati appena appena 20 anni ( e la signorina inglese aveva il famoso pezzo di carta appeso tipo trofeo sopra il caminetto del suo cottage), l’inglesina in questione una mattina  s’è incazzata (direi stoica, ha aspettato 20 anni!!!)e gli ha richiesto tutti i soldi e i danni annessi e lo ha fatto con tutti i crismi, prendendo un avvocato italiano e facendo le dovute indagini , perché lei n italia non c’ha mai messo piede( è il mio mito!!!). Esce fuori che una mattina di novembre ci arriva una chiamata dei nostri proprietari che dovevano assolutamente vendere casa in fretta e furia perché necessitavano di liquidi….soldi insomma…. Indovinate? Non gli importava più il prezzo, “fate un offerta”ci hanno detto. Eravamo gli unici interessati e disponibili subito a comprare e loro con un cappio al collo   per non esser stati leali e corretti. I nostri soldi li abbiamo intestati tutti all’inglesina, che di fatto era diventata la proprietaria di casa, il cui unico interesse era quello di dimenticare in fretta questa brutta storia, vendere una proprietà di cui non le importava nulla e farsi un giro in Italia prima di tornare in Inghilterra. E così fu. Io e Vic di lì a poco firmavamo il mutuo e la compravendita, dal fucknotaio a cui abbiamo lasciato 7 mesi di stipendio, li mortacci sua, (quando ce vò, ce vò) e cambiavamo il cognome del campanello. La casa è nostra!!!!!!Piccolo inciso, abbiamo portato l’inglesina a fare un tour turistico….e gli abbiamo offerto un the!!!!!

Elephant-mobile: l’emozione della casa ci ha fatto perdere la nostra vecchia Ford Mondeo color sottobosco…. Si è spenta lentamente e inesorabilmente… ma la tristezza è durata poco, vorrei sottolineare che l’ultima frase delle mostre è stata “non vorrò mai più bene ad una macchina come a questa” e “ non voglio salire in un’altra macchina, no, no, no, mai”. Poi abbiamo trovato una ford galaxy 7 posti, un sogno, le valige per la vacanza ce le lanci e c’è ancora spazio, ci ficchi dentro, lettini, materassi, sacchia pelo, ombrelloni, e c’è ancora posto, asciugamani, coperte, fouton, merende, cassette d’acqua,e ce n’è ancora abbastanza, bambini, zainetti, computer  e passeggini e scopri che non basta neanche un monovolume del genere a contenerci….piccole delusioni della vita… soprattutto per Vic, che sperava di non dover più giocare a tetris e invece continua a farlo!!!!!Però per le mostre non c’è mai stata macchina più comoda e confortevole “ la mia macchinina” la chiamano…. Le fetenti…..

La mia vita continua senza tregua ad andare avanti, a librarsi in aria, trasportata dal vento della vita, a volta sembra di cadere a picco, a volte il sole risplende e il vento è favorevole e ti senti un supereroe, a volte le correnti sono molto forti e ti fanno tornare al punto di partenza… ma io ho deciso di godermi ogni passaggio, ci ho messo due anni a capirlo, a riprendermi dalle turbolenze, avevo bisogno di rifugiarmi per un po, per capire delle cose, ma ora sono tornata, con delle cicatrici in più, nel corpo e nell’anima, ma più forte,  più grande di prima, più matura, più saggia, con Vic, le mostre, il topo e tutti voi che mi fate esistere.


                               La nostra casina!