Dopo avervi parlato tanto della nostra scuola, voglio
sbrodolarmi ancora un po’ addosso e voglio accennare anche al posto in cui
abitiamo. Non lo faccio per vantarmi ma per offrire uno spunto alternativo alla
visione di vita che c’è oggi in giro.
Io lo chiamo < periodo del controesodo> , come quando
si svilupparono le industrie e tanti si trasferirono nelle città per
un’aspettativa di vita migliore e per usufruire di quelli che, allora, erano
considerati dei lussi, tutte le comodità che può portare una vita in città. Mai
avrebbero creduto che sarebbe ritornato un periodo in cui la “salvezza” era
quella di ritornare in quelle campagne che erano state abbandonate….per una
speranza di vita migliore! Questo è il controesodo, o per lo meno, è il mio
piccolo esodo all’incontrario e di tutte quelle famiglie che hanno scelto
questo genere di vita!
Io faccio sempre riferimento alla mia condizione di coppia,
ovvero di due ragazzi, che hanno avuto
tre bambini molto presto e che hanno dovuto interrompere gli studi per cercare
qualcosa da fare per poter andare avanti! Sicuramente per chi parte ad avere
figli già con una casa e un lavoro, la questione è diversa!
Comunque io ho sempre vissuto in città e quando, con Vic,
abbiamo deciso di trasferirci quassù (nell’Appennino) allettati soprattutto dai
prezzi bassi delle case in affitto, non avevo minimamente pensato in modo
concreto che la vita conosciuta fino ad allora, l’avrei totalmente abbandonata!
(chiamatela pure beata innocenza o ingenuità giovanile, fa lo stesso!) Capìi
così, tutto in una volta, cosa significava vivere con la stufa a legna, trovare
dei ragni e qualche scorpione dentro casa, avere e mantenere (soprattutto) un
orto, se vuoi minimamente mangiare quello che hai piantato, scendere a patti
con la neve, col ghiaccio e con le catene della macchina da montare ghiacciate
con la neve! Sapere che resterai almeno un paio di volte senza luce, in
inverno, che se in estate non sacrifichi almeno
cinque weekend su sedici per tagliare la legna, in inverno morirai
congelato…e tante altre cose egualmente, prettamente montanare!
Inizialmente ricordo che non ero contenta di vivere in
questo paese di 30 anime, vita troppo solitaria, silenziosa e decisamente
lenta…Ma poi, mano a mano che gli anni passavano si sono aggiunte nuove
famiglie giovani con bambini, ho iniziato a fare amicizia, a condividere la
quotidianità, gli hobby e piano piano anche le confidenze. Ci siamo rimboccate
le maniche per riuscire a sentire questo posto anche un po’nostro. Abbiamo
preso in affitto una casa del comune e l’abbiamo trasformate nella sede di un
circolo culturale, uno spazio in cui incontrarsi e fare attività (molto simili
a quelle artigianali proposte ai bambini a scuola -> vedi post “ W LA
SCUOLA<- ), ma ad un livello “per adulti”. Quindi si al corso di musica, per
imparare a suonare uno strumento, creare una banda della Valle, fare un corso
di zumba a cui si aggiungerà presto uno di salsa, avere ben due corsi di yoga,
pomeriggi di scambio lavoro, fare piccoli corsi pratici per capire i circuiti
elettrici, o il taglio della legna, o il mondo del PC, il corso di inglese e
tedesco( presto anche quello di spagnolo), un corso di panificazione, cucito e
ceramica a cui si aggiungeranno uno sulla lavorazione della pasta fatta in
casa, uno sull’impagliatura delle sedie e tutti quelli che ci verranno ancora
in mente!!! Io li chiamo impropriamente corsi, ma non sono altro che uno o più
pomeriggi in cui il mastro artigiano in questione, a turno, insegna il suo
sapere a chi è interessato, in modo totalmente gratuito, premio, poter imparare
altrettanto di un’altra arte! In questo modo tutti possono partecipare…è questo
il bello delle piccole realtà, ci sono piccoli gioielli che è impossibile ricreare in una dimensione
città! Al centro culturale organizziamo anche compleanni, cene di paese,
festeggiamo feste e ricorrenze, organizziamo eventi, proiezione di film, serate
gioco il venerdì sera…. Cerchiamo di coltivare l’amicizia, di riscoprire il
piacere di stare insieme, osserviamo la complessità dei rapporti umani, in un
tempo e in uno spazio in cui sembrano non esistere più ed essere stati
sostituiti da comunicazioni e rapporti virtuali.
Un’altra cosa che mi piace molto è vedere come gruppi di due
o più famiglie si aggregano per piantare insieme colture di patate, alberi da
frutto, piccoli frutti, etc, non solo per dimezzare i costi , ma anche perché
lavorare in compagnia è molto più bello! Da qualche anno a questa parte sta
cercando di nascere un ecovillaggio, casette di legno costruite nel rispetto
dell’ambiente, inerite nel paesaggio con risorse energetiche alternative. Tante
famiglie sono arrivate qui anche grazie a questo progetto, e hanno deciso di restare indipendentemente
dalla sicurezza che questo progetto verrà realizzato o meno, perché rapite
dalla magia del posto! Perché quassù accade qualcosa di strano, c’è un’aria che
ti rapisce, un paesaggio bellissimo che ti incanta, l’aria pulita, fresca e
frizzantina, una vita sostenibile a costo quasi zero, tantissimi bambini che ti
riempiono il cuore di allegria, liberi di uscire di casa e correre spensierati,
lontano dai pericoli. Ma soprattutto ti
senti parte di una grande famiglia su cui potrai sempre contare e con cui
condividi un sogno comune…che un’altra realtà è possibile, basta partire da noi
stessi e da chi ci sta accanto!
Per chi fosse interessato a vedere la nostra vallata può
cliccare qui: (è un po lunghetto ma vale la pena!)
Per chi invece è interessato al progetto ecovillaggio mi può
scrivere una mail in privato!